L'evoluzione di Lumibee

 

 
 

iterazioni di progetti precedenti: LumiPot e lumicell

LumiPot

Il progetto iniziale era piuttosto strano e si chiamava ironicamente LumiPot: il corpo della stampante 3D era una singola parte FFF, un grande filo femmina al suo interno. Il vassoio era unito al motore passo-passo Z ed a una parte filettata maschio. Il movimento era solo verticale, poiché alcune fessure nel corpo impedivano la rotazione indesiderata del vassoio.

 
 

Questo design ha funzionato abbastanza bene, ma non tutte le macchine domestiche FFF sono state in grado di stampare le parti filettate con la tolleranza corretta. Era necessaria, infatti, una lucidatura a mano dei gradini che richiedeva parecchio tempo. Un altro problema era il tempo di stampa, che risultava fi troppo lungo.


LumiCell

Una seconda iterazione, chiamata LumiCell, aveva una forma più conica, per ridurre il filo e i tempi di stampa FFF. In questa seconda iterazione sono state aggiunte alcune finestre, da riempire con Cnc o acrilico arancione tagliato al laser, per far si che si riuscisse a vedere cosa stava accadendo all'interno della stampante.

 
 

LumiBee

Il design finale di LumiBee utilizza un approccio più modulare: abbiamo due motori passo-passo, viti e dadi stampati con FFF, il corpo è composto da colonne stampate in 3D e le finestre acriliche sono tagliate al laser. Il tempo complessivo di stampa di LumiBee è, dunque, molto ridotto.